Lo Skatepark rinascera' con Engas Hockey

Una sezione della societa' creata appositamente

Rinasce lo skatepark a Vercelli. Lo farà in grande stile grazie all’Engas Hockey, la società di hockey pista presieduta da Gianni Torazzo. Lo ha annunciato, via social, il vice di Torazzo, Alvise Racioppi, scrivendo che «come promesso è ufficialmente nato lo Skateboard Vercelli HV Engas. I ragazzi che amano questa disciplina (che sarà presente ai Giochi Olimpici di Tokyio 2020 – ndr) da oggi avranno chi si preoccuperà di loro. Riaccenderemo la pista di via Olcenengo e vi aiuteremo a tesserarvi e a darvi uno spazio adeguato, con tanto di istruttori qualificati». Dunque, dopo aver creato da zero una società modello, una squadra ambiziosa e pronta a conquistare la promozione in A2 nell’hockey pista; dopo aver dedicato sforzi e tempo al sociale, con donazioni a molte associazioni vercellesi, Engas apre una nuova porta dello sport vercellese.

Il parco dedicato agli amanti dello skate, in via Olcenengo, era stato creato dall’amministrazione Corsaro bis, su idea dell’allora assessore Antonio Prencipe, nel 2013. Un’area di circa 1.500 metri quadrati, con saliscendi, rotaie e rampe fino a 3 metri di altezza, costata circa 170mila euro, anche grazie a un contributo regionale (80mila euro). Nel corso del tempo lo Skatepark è stato al centro anche di alcune polemiche di stampo politico.

A giugno del 2018, tanto per fare un esempio, la Lega, con una lettera firmata da Alessandro Stecco, Gian Carlo Locarni e Martina Locca, attaccò la giunta guidata da Maura Forte per lo stato di abbandono dell’area. Dimenticandosi, però, di ricordare ai vercellesi che il progetto del Corsaro bis era quello di un’area che doveva avere anche bar, ristorante, parcheggio attrezzato, addirittura un’area sportiva (nel bosco che circonda la pista) attrezzata, con tanto di “percorso vita”. Ecco, se è vero che la giunta Forte ha (forse) dimenticato per strada lo skatepark di via Olcenengo, è altrettanto vero che il Corsaro bis ha (forse) dimenticato per strada i progetti faraonici promessi. Ora arriva l’Engas, ovvero un elemento estraneo alla politica, per cercare di riportare in vita un impianto tra i più belli d’Italia. Un bel progetto che non dovrebbe avere (ce lo auguriamo) nessun padrino politico.

Articolo di Andrea Borasio tratto da VERCELLINOTIZIE

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